terry-bertelli-social-media-estate
Best practice 01/08/2025

Agosto: il mese delle ferie, delle città vuote e delle spiagge piene. Per molti brand, è sinonimo di “pausa comunicativa”, un momento in cui si pensa che la presenza online non sia prioritaria. L’idea diffusa è che “tanto nessuno è online”, quindi meglio sospendere le pubblicazioni per risparmiare tempo e budget. Tuttavia, questa è una percezione più che una realtà: i dati dimostrano che proprio nei mesi estivi l’audience è più attiva, esplora nuovi contenuti e ha più tempo per interagire. L’estate diventa così una finestra strategica per distinguersi, sperimentare formati creativi e rafforzare la relazione con la propria community.

Perché molti brand staccano ad agosto

Molte aziende scelgono di sospendere o ridurre le pubblicazioni estive per una combinazione di fattori legati sia alla percezione del pubblico, sia alla gestione interna. La percezione di un calo di attenzione gioca un ruolo importante: si immagina che il target, in vacanza o lontano dal lavoro, non sia interessato a contenuti professionali o promozionali. In realtà, questo ragionamento trascura il fatto che in estate le persone usano i social in modo diverso, ma non meno intenso.

C’è poi la pausa operativa interna: team marketing ridotti per via delle ferie, risorse umane e budget temporaneamente spostati su altre priorità. Alcune aziende vedono l’estate come un “periodo morto” e preferiscono concentrare le energie su momenti dell’anno percepiti come più strategici.

Persiste una mentalità stagionale radicata: l’idea che l’attività comunicativa si possa mettere in standby per “ripartire a settembre” con nuove campagne e iniziative. Questo approccio, però, non considera che la continuità è un elemento chiave per la crescita organica e per mantenere viva la relazione con il pubblico.

Il risultato di questa combinazione di fattori è un panorama social meno affollato, dove il volume di pubblicazioni cala sensibilmente e, di conseguenza, la concorrenza si riduce. In questo scenario, chi decide di restare attivo ha l’opportunità di intercettare più facilmente l’attenzione degli utenti, conquistare spazi di visibilità a costi inferiori e posizionarsi come un brand costante e affidabile. In altre parole, l’assenza di molti competitor può trasformarsi in un vantaggio competitivo per chi sa sfruttare il momento, adottando una strategia estiva mirata, leggera nei toni ma efficace nei risultati.

I dati che smentiscono il mito

Secondo We Are Social e DataReportal, i numeri dimostrano chiaramente che l’estate non è affatto un periodo “morto” per i social media, anzi può essere un momento di crescita strategica. In Italia, nei mesi di luglio e agosto il tempo medio trascorso sui social può crescere fino al +20% rispetto alla media annua, segno che le persone, pur in vacanza, mantengono un legame costante con le piattaforme. Non solo: le fasce orarie di picco tendono a spostarsi, con un utilizzo più intenso nelle ore serali e notturne, quando gli utenti sono rilassati e più predisposti a fruire contenuti.

Le piattaforme video come TikTok e Instagram Reels registrano incrementi ancora più significativi: le visualizzazioni possono aumentare fino al +30% nei mesi estivi. Questo fenomeno è legato alla maggiore disponibilità di tempo libero e alla ricerca di intrattenimento immediato e leggero, tipico di questi format.

L’engagement, ossia il coinvolgimento del pubblico, cresce in particolare nei settori turismo, food e lifestyle, con un aumento medio del +25-30%. Le persone cercano attivamente ispirazioni per viaggi, ricette, attività e prodotti che possano arricchire il loro tempo libero.

Un altro dato da non sottovalutare riguarda la pubblicità: durante l’estate, la riduzione del numero di inserzionisti attivi porta spesso a un calo di CPC (costo per click) e CPM (costo per mille impression), creando un contesto ideale per investire in campagne a budget ottimizzato. I social d’estate offrono una combinazione rara di audience più ricettiva, minor concorrenza e costi pubblicitari più bassi: una condizione che chi comunica in modo strategico non dovrebbe lasciarsi sfuggire.

Comportamento dell’utente in estate

L’estate porta con sé una trasformazione evidente nelle abitudini digitali degli utenti. La disponibilità di più tempo libero non significa solo più momenti per svago e relax, ma anche una maggiore propensione a fruire contenuti in modo approfondito: si dedicano minuti extra a guardare video più lunghi, ascoltare podcast o leggere articoli completi, attività che in altri periodi dell’anno vengono spesso interrotte dalla routine frenetica.

C’è anche una forte ricerca di ispirazione: le persone vogliono scoprire nuove mete di viaggio, esperienze da vivere, attività da provare e modi originali per trascorrere il tempo libero. Questo rende i contenuti legati a lifestyle, turismo, food e benessere particolarmente efficaci.

Durante i mesi estivi si osserva inoltre una maggiore apertura ai contenuti emotivi: storie autentiche, immagini evocative, racconti personali e narrazioni coinvolgenti ottengono più attenzione e interazioni. Il pubblico è più predisposto a connettersi a livello umano con i brand, premiando chi sa comunicare valori ed emozioni oltre al prodotto o servizio.

Parallelamente, emerge una minor tolleranza alla comunicazione troppo commerciale. Le persone rifuggono dai messaggi promozionali invasivi o eccessivamente aggressivi, preferendo contenuti che offrano intrattenimento, utilità o ispirazione senza la pressione immediata all’acquisto.

Questi comportamenti non sono marginali: conoscere e interpretare queste dinamiche permette di adattare il tono di voce, la scelta dei formati e il tipo di messaggi per massimizzare l’efficacia delle campagne estive. Un brand che sa intercettare queste esigenze può trasformare il periodo estivo in un momento di forte connessione e fidelizzazione con la propria community.

Perché conviene restare attivi anche in B2B

Restare attivi sui social durante l’estate non è solo una strategia valida per i settori B2C: anche nel B2B può rivelarsi un vantaggio competitivo. La visibilità a costi ridotti è uno dei benefici principali: con meno concorrenza pubblicitaria, le aste per spazi e keyword hanno costi più bassi, consentendo di raggiungere il pubblico target con un budget più contenuto.

Le opportunità di branding aumentano, perché presidiare il feed quando molti competitor sono assenti permette di mantenere e rafforzare la propria presenza, posizionando il brand come punto di riferimento costante e affidabile.

Sul fronte SEO e Social SEO, la continuità nelle pubblicazioni e nelle interazioni contribuisce a mantenere o migliorare il posizionamento organico, sia nei motori di ricerca tradizionali sia all’interno degli algoritmi delle piattaforme social. Interrompere l’attività significa rischiare di perdere terreno guadagnato durante l’anno.

Infine, c’è l’aspetto di fiducia e affidabilità: un brand che comunica tutto l’anno trasmette stabilità, solidità e attenzione verso la propria community. Anche i potenziali partner e clienti B2B percepiscono questa costanza come un segnale positivo, interpretandola come indice di professionalità e organizzazione.

L’estate rappresenta un’occasione per testare nuovi format, rafforzare il posizionamento e creare relazioni più strette con il proprio pubblico. Mentre altri si fermano, rimanere attivi consente di occupare spazi preziosi e capitalizzare su un periodo in cui l’attenzione può essere più facile da conquistare.

Idee di contenuto efficaci per l’estate

La creazione di contenuti richiede un approccio mirato: l’obiettivo è sfruttare il mood più leggero e rilassato del pubblico per veicolare messaggi capaci di intrattenere, ispirare e, allo stesso tempo, rafforzare il legame con il brand. Ecco alcune idee strategiche:

  • Micro-pillole stagionali: brevi contenuti che combinano curiosità di settore con elementi estivi, come consigli per usare un prodotto o servizio in contesti tipicamente estivi o insight su trend di mercato legati alla stagione.
  • Dietro le quinte estivi: mostrare il team in trasferta, momenti di lavoro all’aperto o processi creativi ispirati dal clima vacanziero, per rafforzare il lato human-centric e creare connessioni emotive genuine.
  • Reel e TikTok a tema: sfruttare trend stagionali con challenge estive, transizioni visive legate al mare, al sole o ai viaggi, e format interattivi che stimolino la partecipazione diretta degli utenti.
  • Contenuti UGC estivi: incentivare il pubblico a condividere foto o video del prodotto/servizio durante le vacanze con hashtag dedicati e premi simbolici, aumentando l’engagement e generando materiale autentico per le future pubblicazioni.
  • Mini-campagne tematiche: pianificare serie settimanali o quotidiane, come quiz, rubriche stagionali o countdown verso eventi, lanci autunnali, mantenendo vivo l’interesse e sfruttando la leggerezza tipica dei mesi caldi.

L’obiettivo è mantenere la coerenza del brand ma con un tono fresco, coinvolgente e visivamente accattivante, trasformando l’estate in un vero laboratorio creativo a cielo aperto.

watch v cyzwczpgss t s

L’estate non è una pausa: è un trampolino, un momento in cui il rumore di fondo si abbassa e ogni messaggio ben pensato può risuonare più forte. Continuare a comunicare significa sfruttare un’arena meno affollata per consolidare il rapporto con la community, testare nuovi format, e raccontare il brand con un tono più autentico e vicino alle persone. È l’occasione ideale per alimentare conversazioni genuine, intercettare nuovi pubblici e mantenere viva la relazione con i clienti abituali, senza subire la dispersione di attenzione tipica di altri periodi dell’anno. Investire in una strategia estiva mirata non solo massimizza l’engagement, ma getta anche le basi per partire in anticipo e più forti a settembre.

L'articolo risponde alle seguenti domande

1. È davvero utile pubblicare sui social in agosto?
Sì. I dati dimostrano che in estate aumenta il tempo medio trascorso sui social e diminuisce la concorrenza, creando condizioni ideali per ottenere maggiore visibilità a costi ridotti.

2. Che tipo di contenuti funzionano meglio d’estate?
Contenuti leggeri ma di valore: dietro le quinte, curiosità, Reel e TikTok a tema stagionale, campagne interattive e user generated content legati a esperienze estive.

3. Vale la pena comunicare anche in ambito B2B?
Assolutamente sì. Restare attivi consente di mantenere il posizionamento, rafforzare la brand awareness e sfruttare costi pubblicitari più bassi, anche per generare lead qualificati.

4. Come adattare la strategia social per il periodo estivo?
Analizza le abitudini del tuo pubblico, privilegia formati visivi e interattivi, alleggerisci il tono di voce e pianifica un calendario flessibile che sfrutti trend stagionali e momenti di alta interazione.

Terry Bertelli

online

Come posso esserti d'aiuto?

:

Messaggio
icona-whatsapp